Stefano Papa
Milano Saxophone Quartet
Il Milano Saxophone Quartet nasce nel 2010 dall’incontro di quattro giovani musicisti provenienti da Piemonte, Veneto, Lombardia e Trentino.
Grazie alla loro formazione sotto la guida dei più illustri maestri del panorama internazionale in Francia, Austria e Italia hanno sviluppato e affinato virtuosismo unito ad una musicalità cento per cento made in Italy oggi apprezzata ovunque. Come saxofonisti e come quartetto hanno suonato in tutto il mondo nei migliori teatri: Konzerthaus Vienna, Cité de la Musique di Parigi, Teatro del Lago in Cile, Taipei National Concert Hall, Teatro alla Scala di Milano, Philharmonie Berlin,Teatro Civico di Alghero, Teatro Ristori di Verona, Teatro Dell'Arte di Milano, Teatro Vittoria di Torino, Teatro Civico di Schio, Teatro Secci di Terni, Teatro Comunale di Vicenza e Teatro Zandonai di Rovereto.
Le attività del quartetto sono molteplici: attività concertistica, di ricerca in collaborazione con compositori e interpreti, didattica (in forma di masterclass e lezioni concerto) e discografica.
Tra le varie collaborazioni, spiccano quelle per il Festival Internazionale di Musica “A tempo”, il XVIII Festival Internazionale del Saxofono di Fermo, il Saxfest di Vienna, il Sardinia OrganFest 2014, Milano Musica, Alpen Classica Festival, Musica Riva Festival, Belgrade SAXperience, Chile Sax Fest, Opera Estate, Associazione Mozart Italia, Società del Quartetto di Milano, Società del Quartetto di Vicenza, Società del Quartetto di Vercelli, Innsbruck Alpen Classica Sax Fest, Brianza Classica, Palazzo Marino in musica, Ceresio Estate Festival, Lake Como Festival, Mito Settembre Musica, Fondazione Teatro Civico di Schio, Associazione Filarmonica Umbra, solo per citarne alcuni.
Inoltre il MSQ ha al suo attivo prime esecuzioni e incisioni assolute di compositori come Mario Pagotto, Sandro Fazzolari, Maarten De Splenter, Alberto Schiavo, Giovanni Bonato solo per citarne alcuni.
La cifra distintiva del MSQ è da sempre la predilezione per progetti di spiccata organicità e originalità.
MUSICA FICTA, la nuova produzione discografica per l’etichetta tedesca ARS, sullo spunto del lavoro di rielaborazione di Salvatore Sciarrino nel suo “Canzoniere” da Scarlatti, affianca rielaborazioni per quartetto di saxofoni di importanti opere strumentali provenienti da autori “operistici” come Verdi e Puccini. Il lavoro discografico del MSQ è stato recensito dalle prestigiose riviste Amadeus e Musica, ottenendo 5 stelle sia in voto artistico che tecnico.
Risultati vincitori del premio discografico “Fondazione Masi”, hanno registrato il loro secondo disco dedicato a Gian Francesco Malipiero, RISPETTI E STRAMBOTTI.
Il MSQ è artista D’addario e Selmer.
Grazie alla loro formazione sotto la guida dei più illustri maestri del panorama internazionale in Francia, Austria e Italia hanno sviluppato e affinato virtuosismo unito ad una musicalità cento per cento made in Italy oggi apprezzata ovunque. Come saxofonisti e come quartetto hanno suonato in tutto il mondo nei migliori teatri: Konzerthaus Vienna, Cité de la Musique di Parigi, Teatro del Lago in Cile, Taipei National Concert Hall, Teatro alla Scala di Milano, Philharmonie Berlin,Teatro Civico di Alghero, Teatro Ristori di Verona, Teatro Dell'Arte di Milano, Teatro Vittoria di Torino, Teatro Civico di Schio, Teatro Secci di Terni, Teatro Comunale di Vicenza e Teatro Zandonai di Rovereto.
Le attività del quartetto sono molteplici: attività concertistica, di ricerca in collaborazione con compositori e interpreti, didattica (in forma di masterclass e lezioni concerto) e discografica.
Tra le varie collaborazioni, spiccano quelle per il Festival Internazionale di Musica “A tempo”, il XVIII Festival Internazionale del Saxofono di Fermo, il Saxfest di Vienna, il Sardinia OrganFest 2014, Milano Musica, Alpen Classica Festival, Musica Riva Festival, Belgrade SAXperience, Chile Sax Fest, Opera Estate, Associazione Mozart Italia, Società del Quartetto di Milano, Società del Quartetto di Vicenza, Società del Quartetto di Vercelli, Innsbruck Alpen Classica Sax Fest, Brianza Classica, Palazzo Marino in musica, Ceresio Estate Festival, Lake Como Festival, Mito Settembre Musica, Fondazione Teatro Civico di Schio, Associazione Filarmonica Umbra, solo per citarne alcuni.
Inoltre il MSQ ha al suo attivo prime esecuzioni e incisioni assolute di compositori come Mario Pagotto, Sandro Fazzolari, Maarten De Splenter, Alberto Schiavo, Giovanni Bonato solo per citarne alcuni.
La cifra distintiva del MSQ è da sempre la predilezione per progetti di spiccata organicità e originalità.
MUSICA FICTA, la nuova produzione discografica per l’etichetta tedesca ARS, sullo spunto del lavoro di rielaborazione di Salvatore Sciarrino nel suo “Canzoniere” da Scarlatti, affianca rielaborazioni per quartetto di saxofoni di importanti opere strumentali provenienti da autori “operistici” come Verdi e Puccini. Il lavoro discografico del MSQ è stato recensito dalle prestigiose riviste Amadeus e Musica, ottenendo 5 stelle sia in voto artistico che tecnico.
Risultati vincitori del premio discografico “Fondazione Masi”, hanno registrato il loro secondo disco dedicato a Gian Francesco Malipiero, RISPETTI E STRAMBOTTI.
Il MSQ è artista D’addario e Selmer.
Duo Aries
Il DUO ARIES, composto da Stefano Papa (saxofono) e Daniele Bonini (pianoforte), nasce nel 2015 e si afferma subito in importanti concorsi nazionali ed internazionali, quali lo “Svirél” (Slovenia), “Piove di Sacco” (Padova), “Premio Crescendo” (Firenze), “Città di Padova”, “Sony Talent Scout” di Madesimo, “Grand Prize Virtuoso” (Parigi), “Felix Mendelssohn” (Alassio) e “Rome International Music Competition”.
Si sono esibiti in Italia e in Germania nella prestigiosa Philharmonie Berlin Kammermusiksaal.
Fanno tesoro della loro esperienza solistica e cameristica maturata singolarmente, sviluppandola nella ricerca di uno stile che li contraddistingue per vivacità, energia e raffinatezza.
Il DUO ARIES ha in repertorio brani significativi per questa formazione, che spaziano dal neoclassicismo fino alla musica contemporanea, attraversando compositori post minimalisti.
Si sono esibiti in Italia e in Germania nella prestigiosa Philharmonie Berlin Kammermusiksaal.
Fanno tesoro della loro esperienza solistica e cameristica maturata singolarmente, sviluppandola nella ricerca di uno stile che li contraddistingue per vivacità, energia e raffinatezza.
Il DUO ARIES ha in repertorio brani significativi per questa formazione, che spaziano dal neoclassicismo fino alla musica contemporanea, attraversando compositori post minimalisti.
Strappatempo
La mirabolante avventura della storia della musica salpa da un futuro non così lontano, dove lo scontro tra il suono accelerato della tecnologica Città di Vetro e il suono profondo della primitiva Città Nera ha strappato il tempo. Un’intrapresa rocambolesca per ricucire lo strappo, una caccia al tesoro dei suoni del tempo: dal genio di Mozart alla musica di Rossini, dal canto gregoriano al rock dei Queen, dalla complessità di Beethoven alla spontaneità di un coro alpino.
Un viaggio per riscoprire, assieme, l’universalità e l’immediatezza della musica di ogni tempo, per ritrovare, assieme, un tempo dedicato all’ascolto.
In scena la musica del Milano Saxophone Quartet, ensemble musicale eclettico che si sta imponendo sulla scena nazionale ed internazionale, si fonde alla parola di Giorgia Antonelli, interprete ed autrice del racconto.
La regia di Titino Carrara dà vita ad una partitura teatrale – musicale dove gli attori diventano musica e la musica diventa teatro, in un continuo scambio di linguaggio fra la voce e le infinite sonorità di quattro sassofoni.
La drammaturgia musicale è stata ideata e composta dal Maestro Giovanni Bonato, le musiche sono interamente eseguite dal vivo dal Milano Saxophone Quartet con arrangiamenti originali.
La storia
Un tempo la terra era avvolta da un manto sonoro. Suoni e musiche carezzavano uomini e cose, si sentivano ovunque: in un fiore che schiude, in un abbraccio rubato, nel fuoco del camino. Un’armonia di istanti sonori incoraggiava la vita.
Poi iniziò il cantiere perenne della Città Verticale di Vetro: una quotidiana sfida al cielo coi suoi bracci meccanici che costruiscono ogni giorno piani su piani e la notte si lanciano sulla terra nera per risucchiare ferro e petrolio. La vita scorre ad un ritmo accelerato di suoni scomposti e tapis roulant, scale mobili, ascensori.
Ai piedi della Città di Vetro si è stratificata una corazza di cose buttate via: è la Città Nera. Uomini scivolano, da un nascondiglio all’altro, frugano e raccolgono quello che cade dall’alto. La vita pulsa ancora, ma ad un ritmo sempre più lento di suoni duri e pesanti.
I bracci meccanici hanno spezzato l’armonia degli istanti sonori.
Mila vive al milionesimo piano della Città di Vetro e conosce solo il suono frammentato della tecnologia; Dore, nella sua tana sotto la corazza, respira solo il suono soffocato della sopravvivenza: non hanno mai sentito le musiche delle piccole cose. Ma un giorno entrano in contatto grazie ad un telefono di barattoli e corde teso da una Città all’altra.
I loro sogni, le loro emozioni si rincorrono lungo il filo e poco alla volta danno vita a una piccola musica sospesa tra i due mondi.
Ma le due Città continuano a spingere in direzioni contrarie, una cresce ed accelera, acuta e affilata, l’altra rallenta, profonda e brutale, le due forze opposte spezzano i suoni che divengono stridore, acuto, rumore, sordo, e il meccanismo si inceppa, la terra si svuota... il tempo si strappa.
Tutti gli uomini, smarriti, perdono l’orientamento, tutti tranne Dore e Mila, legati dalla loro piccola melodia.
A loro il compito di ricucire il tempo interrotto, alla ricerca delle musiche delle piccole cose. Le troveranno nelle viscere della terra, dove è custodito il tesoro delle sfere del tempo. Nel loro cuore luminoso i ritmi vitali, le armonie ideali che l’uomo ha inseguito nella storia.
Incontri magici e divertenti, prove di astuzia e coraggio, sfere di luce e melodie come lenti di ingrandimento sul mondo.
È il tempo dell’ascolto, di sé e degli altri, per ritrovare quell’armonia, tra uomini e cose, che ci ricorda quello che volevamo essere: non automi futuristici in un’asettica Città di Vetro e nemmeno animali primitivi in una brutale Città Nera.
Forse, semplicemente, uomini.
Un viaggio per riscoprire, assieme, l’universalità e l’immediatezza della musica di ogni tempo, per ritrovare, assieme, un tempo dedicato all’ascolto.
In scena la musica del Milano Saxophone Quartet, ensemble musicale eclettico che si sta imponendo sulla scena nazionale ed internazionale, si fonde alla parola di Giorgia Antonelli, interprete ed autrice del racconto.
La regia di Titino Carrara dà vita ad una partitura teatrale – musicale dove gli attori diventano musica e la musica diventa teatro, in un continuo scambio di linguaggio fra la voce e le infinite sonorità di quattro sassofoni.
La drammaturgia musicale è stata ideata e composta dal Maestro Giovanni Bonato, le musiche sono interamente eseguite dal vivo dal Milano Saxophone Quartet con arrangiamenti originali.
La storia
Un tempo la terra era avvolta da un manto sonoro. Suoni e musiche carezzavano uomini e cose, si sentivano ovunque: in un fiore che schiude, in un abbraccio rubato, nel fuoco del camino. Un’armonia di istanti sonori incoraggiava la vita.
Poi iniziò il cantiere perenne della Città Verticale di Vetro: una quotidiana sfida al cielo coi suoi bracci meccanici che costruiscono ogni giorno piani su piani e la notte si lanciano sulla terra nera per risucchiare ferro e petrolio. La vita scorre ad un ritmo accelerato di suoni scomposti e tapis roulant, scale mobili, ascensori.
Ai piedi della Città di Vetro si è stratificata una corazza di cose buttate via: è la Città Nera. Uomini scivolano, da un nascondiglio all’altro, frugano e raccolgono quello che cade dall’alto. La vita pulsa ancora, ma ad un ritmo sempre più lento di suoni duri e pesanti.
I bracci meccanici hanno spezzato l’armonia degli istanti sonori.
Mila vive al milionesimo piano della Città di Vetro e conosce solo il suono frammentato della tecnologia; Dore, nella sua tana sotto la corazza, respira solo il suono soffocato della sopravvivenza: non hanno mai sentito le musiche delle piccole cose. Ma un giorno entrano in contatto grazie ad un telefono di barattoli e corde teso da una Città all’altra.
I loro sogni, le loro emozioni si rincorrono lungo il filo e poco alla volta danno vita a una piccola musica sospesa tra i due mondi.
Ma le due Città continuano a spingere in direzioni contrarie, una cresce ed accelera, acuta e affilata, l’altra rallenta, profonda e brutale, le due forze opposte spezzano i suoni che divengono stridore, acuto, rumore, sordo, e il meccanismo si inceppa, la terra si svuota... il tempo si strappa.
Tutti gli uomini, smarriti, perdono l’orientamento, tutti tranne Dore e Mila, legati dalla loro piccola melodia.
A loro il compito di ricucire il tempo interrotto, alla ricerca delle musiche delle piccole cose. Le troveranno nelle viscere della terra, dove è custodito il tesoro delle sfere del tempo. Nel loro cuore luminoso i ritmi vitali, le armonie ideali che l’uomo ha inseguito nella storia.
Incontri magici e divertenti, prove di astuzia e coraggio, sfere di luce e melodie come lenti di ingrandimento sul mondo.
È il tempo dell’ascolto, di sé e degli altri, per ritrovare quell’armonia, tra uomini e cose, che ci ricorda quello che volevamo essere: non automi futuristici in un’asettica Città di Vetro e nemmeno animali primitivi in una brutale Città Nera.
Forse, semplicemente, uomini.